Monday, March 28, 2011

Abbiamo messo le basi per un ponte


Finalmente dopo mesi di lavoro abbiamo costituito un'associazione: B.O.AT. -Bridge Over Atlantic e un sito dove potrà diffondersi e radicarsi.
Il nostro ponte è ambizioso, un ponte di barche che connetterà le sponde dell'oceano Atlantico e perché no un giorno andrà anche oltre verso il lontano Est!
Un ponte per far passare i professionisti del sociale da una parte e all'altra dell'oceano, per farli vivere e crescere come abbiamo fatto noi con ILEX in USA;
un ponte fatto di professionisti che vogliono dare il meglio agli altri creando opportunità economiche e di crescita per i partecipanti e le comunità dove i professionisti stessi andranno a vivere e lavorare.
Per ora collaboriamo con ILEX perché più educatori, psicologi e altri professionisti italiani partano per vivere in America una profonda e significativa esperienza
e perché nel futuro possa nascere una struttura simile ad ILEX qui in Europa che importi e faccia interagire profittevolmente professionisti da oltre oceano nelle nostre comunità e nelle nostre aziende e imprese sociali.

Friday, October 1, 2010

2 Ottobre: Giornata Internazionale dell'Educatore Sociale.

Domani è la giornata mondiale dell'Educatore Sociale.
Vi allego il messaggio che ha mandato Benny Andersen, il Presidente di AIEJI.

Cos'è - vi chiederete - AIEJI? E' l'organizzazione mondiale degli educatori sociali... mondiale!!! Io l'ho conosciuta l'anno scorso quando ho partecipato, in qualità di traduttrice dall'inglese all'italiano e viceversa, al Congresso Mondiale di Copenahegen.Un'esperienza bellissima. Ero assieme al gruppo italiano di ANEP... Cosa?!! Non sapete cos'è ANEP?! E' l'Associazione Italiana Educatori Professionali!!

Insomma domani provate a connettervi con tutto il mondo degli educatori sociali!!
Buon viaggio.


2 Ottobre: Giornata internazionale degli Educatori Sociali

Gli educatori sociali non conoscono confini.

Quando ti alzi dal letto sabato 2 ottobre puoi spendere un minuto o due del tuo tempo in doccia per pensare che in tutto il mondo ci sono educatori sociali come te che ogni singolo giorno compiono un importante sforzo per tenere gli standard dell'educatore sociale alti. Inoltre, puoi anche pensare che in tutto il mondo ci sono persone come te, con un lavoro simile al tuo, con delle sfide simili. Siccome è importante collaborare e sviluppare continuamente il nostro approccio professionale, usiamo le esperienze degli uni e degli altri e insieme proviamo a inscrivere il lavoro dell'educatore sociale nella mappa del mondo.

All'inizio di settembre, AIEJI ha organizzato un seminario a Bologna dove c'erano educatori sociali da diverse nazioni. Un seminario che avrà un gran peso nel futuro. Per due giorni, persone da diversi Paesi hanno discusso la pratica dell'educatore sociale e come può l'educatore sociale rimanere professionale nelle azioni e decisioni senza scadere in soluzioni semplicistiche. È stata una grande esperienza per me incontrare colleghi stranieri che si sono dimostrati così attivi e contenti nel portare le loro esperienze maturate in un angolo di mondo!

In concreto il focus del seminario era quello di creare un documento che parlasse di come la Convenzione ONU per i Diritti delle Persone con Disabilità implichi delle sfide per l'educatore sociale nel reale incontro tra l'educatore e il cittadino. Il pensiero che sta dietro al documento è quello di creare consapevolezza di quelli che sono i principali concetti della convenzione ONU e di favorire le premesse perché la convenzione venga discussa sui posti di lavoro, favorendo una riflessione che coinvolga il singolo educatore sociale. Quando il documento finale sarà pronto, entro la fine di quest'anno, avremo un documento internazionale che potrà essere usato dai colleghi in Cile, in Canada e in Catalonia così che possano discutere del ruolo dell'educatore sociale che lavora con persone con disabilità.

È nella collaborativa stesura di un documento come questo che le relazioni internazionali e la cooperazione esprimono il loro valore. Quando possiamo riflettere, discutere e condividere i nostri punti di vista e scoprire quali sono i nostri comuni approcci professionali e la nostra identità. Quindi è importante che continuiamo a rafforzare i legami con i nostri con colleghi di altre nazioni e che ci sforziamo a rafforzare la nostra professione a livello internazionale. Insieme possiamo trovare dei modi perché la società politica e quella economica, nelle quali lavoriamo, non impongano restrizioni alle decisioni professionali e all'integrazione della Convenzione ONU nell'operato. Insieme possiamo sostenere la sfida brasiliana perché possano creare una loro specifica educazione sociale, possiamo supportare gli italiani quando i loro politici a volte sembrano lontani dalla realtà e possiamo aiutare i portoghesi a creare la loro organizzazione professionale. E quando Rafael scrive alla Federazione Danese degli Educatori Sociali per chiedere un mano a trovare dei volontari che operano in Danimarca, siamo più che felici di aiutarlo.

Il 2 ottobre è la giornata internazionale degli Educatori Sociali. Dai al tuo collega una pacca sulla spalla e ringrazialo per il suo contributo. E pensa che in tutto il mondo ci sono degli educatori sociali che lavorano e stanno facendo la differenza nella vita di qualcuno tutti i singoli giorni.
E se stiamo insieme e insieme cerchiamo una strada comune cresceremo come persone professionalmente e nei nostri cuori.

Manda una AIEJI e-card.

È un modo per celebrare la giornata internazionale degli Educatori Sociali, vi invitiamo ad inviare una AIEJI e-card ad un vostro caro collega, dicendogli quanto è importante il lavoro che fa.

Versione inglese della e-card.


Versione francese della e-card.


Versione spagnola della e-card.


Ci auguriamo che possiate ricevere una e-card a vostra volta. Se dovessi ricevere una e-card, vai sul profilo di AIEJI in Facebook e posta un commento sul muro dicendo a tutti che hai ricevuto una e-card. In questo modo siamo in grado di capire quante persone hanno ricevuto una e-card per celebrare la giornata internazionale degli Educatori Sociali.

Vinci un'entrata gratis al prossimo Congresso Mondiale di AIEJI del 2013.

Per ricordare la giornata internazionale degli Educatori Sociali di questo anno in modo speciale il tavolo di AIEJI ha deciso di lanciare un concorso per trovare uno slogan per AIEJI. “Connecting people” (“Unisci le persone, mettile in contatto”) è lo slogan della Nokia e noi vorremmo qualcosa di simile. Qualcosa che in poche parole esprimesse che AIEJI è un'organizzazione che mette in contatto le persone, che sviluppa standard professionali, che fa la differenza, ect... Prova a dircelo. Cos'è AIEJI per te?
Manda il tuo contributo a Dea Engberg (dee@sl.dk ) entro il 1° di Dicembre 2010. Il vincitore riceverà un biglietto omaggio per partecipare al Congresso Mondiale di AIEJI del 2013.

Attività del 2 ottobre.

Il 2 ottobre la Federazione Danese degli Educatori Sociali manderà un lettera al proprio ministro degli Affari Sociali facendole presente che ogni giorno degli educatori sociali contribuiscono ad una vita migliore per i gruppi più vulnerabili della società: bambini e giovani in difficoltà, senza fissa dimora, persone con problemi di abuso di alcool e di sostanze e persone con disabilità. Ed ogni nostra sede locale manderà una lettera alle proprie autorità locali per denunciare quanto le condizioni degli educatori sociali siano peggiorate a causa dei tagli dei fondi al sociale.

La giornata internazionale degli Educatori Sociali è l'occasione per ricordare ai nostri politici il lavoro che facciamo e per renderli consapevoli delle situazioni di marginalità delle persone con cui operiamo. È il giorno per dire alle persone perché siamo educatori sociali, come facciamo la differenza e qual è il nostro contributo.
Spero che molti di voi faranno questo.

Conferenza a Bruxelles: Un sostenibile sviluppo sociale e le sfide economiche.

Dal 10 al 13 aprile 2011 la rete europea per azione sociale, ENSACT, organizza una conferenza a Bruxelles. Il tema della conferenza è “Un sostenibile sviluppo sociale e le sfide economiche”. Attualmente è aperto l'invito a chi volesse partecipare con un intervento che si riferisca al tema della conferenza e relativo ad uno dei 16 temi della stessa. Per sapere come inviare il proprio abstract.

Leggi a proposito della conferenza.


Vi auguro il meglio e auguri socio-pedagici!

Benny Andersen
President di AIEJI

Wednesday, December 10, 2008

La nuova aventura americana



Siamo tornati ormai da 3 mesi, tutto sembra lo stesso e nello stesso tempo nuovo.
Soprattutto noi, Cristiano e Marina, ci sentiamo diversi.
Così abbiamo deciso di fare in modo che non finisca la nostra esperienza qui, come una parentesi chiusa. Ma spinti da quello che sembra il vento americano, un vento di voglia di fare e di impresa, abbiamo deciso di fare in modo che altri possano partire come noi.

D'accordo con gli amici americani di ILEX lavoremo in modo che altri ITALIANS possano partire per il New England, il Nord Est degli USA, e fare una forte esperienza come noi.

Speriamo quindi che questo blog da un racconto delle nostre esperienze in terra americana possa diventare un trampolino di lancio per i prossimi numerosi amici ILEX Fellows.

Monday, August 25, 2008

E la California!

Dall'ultimo post che abbiamo scritto sono passati ben una decina di giorni e di miglia ne abbiamo macinate.
Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio verso west raggiungendo la California.
E fra due giorni farà capolino anche la nostra avventura americana, infatti saliremo sull'aereo che ci riporterà in Italia dopo 13 mesi trascorsi in America.

Le emozioni sono altalenanti.
Felicità per rivedere tutti in patria, timore di non ritrovarsi in una terra che è mia, ma che per alcuni versi non mi piace.
Penso che l'emozione più difficile da gestire sarà la "noia" nella normalità italiana. Nel senso che qui ogni giorni, ogni momento cose nuove, stimoli diversi.
Ci siamo abituati ad una specie di sovra-stimolazioni, a cui sarà difficile rinunciare.
Forse starà qui il segreto del ritorno: usare questa abitudine indirizzando l'energia verso nuovi progetti, non necessariamente nuovi viaggi (anche se risulta difficile non pensare di ripartire di nuovo!).

Vedremo!

Intanto per il mio blog... bhe penso sia arrivato alla fine.
Probabilmente scriverò qualche altro post giusto per aggiornare sul mio "stato" in Italia, ma poi lo chiuderò.

Tuesday, August 12, 2008

Utah - terra salata



Ieri abbiamo lasciato lo stato dello Utah (si pronuncia "iutah"), qui hanno fatto le olimpiadi invernali qualche anno fa. Siamo nel cuore delle montagne americane in una specie di altipiano andino o asiatico, con tutto stepposo e piatto in basso e una corona di cime rocciose che circondano con qualche nevaio che brilla sotto il sole infuocato.
La capitale dello Utah, dove abbiamo passato delle buone ore trascurando il nostro pellegrinaggio, arrostiti sotto un sole infuocato e un cielo cristallino, si chiama Salt Lake City: Città del lago Salato.
Infatti si trova a ridosso, meglio dentro il bacino di un gigantesco, antico lago che pian piano si e' ritirato lasciando una distesa bianca e dura di sale che si estende a .. a .. non so che parole usare per non essere accusato di eccedere con gli aggettivi. Ma vi assicuro e vedrete nel video che sembra senza fine.




Oltre a questa distesa è rimasto una specie di fossile lacustre, una grande pozzanghera dove si galleggia senza nuotare (tipo mar morto) e delle isole desolate dove girano le ultime mandrie di bufali della zona (non so come vista la temperatura e lo strato di pelo che hanno addosso).



(By Cristiano. Approved by Owner: Thanks Marina)

Sunday, August 10, 2008

Assaggio delle praterie americane





Oggi ci siamo presi un po' di tempo e riusciamo a pubblicare due post in una mattina. Ma la vera ragione o colpa è che questa mattina ci siamo svegliati un bel po' prima dell'orario stabilito per colpa del fuso orario, in fatti man mano mano che avanziamo verso ovest si recuperano parecchie ore (2 fino adesso) .
Ieri abbiamo attraversato le Praterie americane come avete visto dal post precedente. Qui tutto è piatto e desolato, solo qualche paese ogni 50-80 km. La monotonia ma pure il fascino di un posto così solitario e vuoto è interrotta soltanto da qualche strada diritta che porta chissà dove, dagli animali al pascolo, dal cielo che cambia in continuazione e velocemente e dai pozzi di petrolio che costellano questi spazi vuoti.

Ps se vuoi più e più foto visita il nostro album su picasa.

Edit by Cristiano ( per gentile concessione di Marina)

Iowa, Nebraska, Colorado e Wyoming...

Sono in un motel ad Evaston, uno degli ultimi centri abitati ad ovest dello Wyoming (sulla 80) quasi al confine con lo Utha.
Approfitto del collegamento internet per aggiornare il mio blog.
Dopo la sosta a Chicago di qualche giorno fa, ci siamo spostati nella capitale dello Iowa, Des Moines, dove in questi giorni si sta svolgendo la fiera/festa dello stato. Si tratta di una vera e propria fiera dell'agricoltura, con esposizione di animali da allevamento, mille banchetti con cibi a volontà (il più gettonato è il corn dog, ovvero un wusterl con attorno una pastella fatta di granturco fritta nell'olio. Noi abbiamo provato una coscia di tacchino... gigante! La si può vedere nella foto sotto).

Alla fiera abbiamo anche dormito nel campground (campeggio) adibito per l'occasione, dove c'erano un numero spropositato di camper americani, parcheggiati ovunque con mille astuzie per farli stare in equilibrio sulle colline del campground (vedi foto).

Dopo lo Iowa attraverso il Nebraska (campi e campi di granturco) per arrivare in Colorado (la punta a nord est) e in Wyoming.
Il paesaggio che per miglia e miglia ha accompagnato le nostre due giornate (sempre attraverso la 80 che taglia lo Wyoming a sud) è stato il deserto, ma non un deserto di sabbia bensì di erba. Distese e distese di erba, con case sparpagliate qua e là. Nel Colorado siamo passati attraverso la grassland, la terra dell'erba (vedi foto).


Domani Salt Lake City e Lago Salato, Utha.